mercoledì 21 gennaio 2015

Una casa baby-friendly


Dopo un mese di assenza dal blog, eccomi tornata con nuovi argomenti da condividere.

Spero che abbiate trascorso serenamente le vostre vacanze natalizie che, con la presenza dei piccoli in casa, tornano ad essere speciali, un po' come quando eravamo piccoli noi!

Durante le vacanze, abbiamo utilizzato parte del nostro tempo per compiere qualche lavoretto in casa, con l'obiettivo di migliorare l'organizzazione degli spazi, che sono sempre pochi rispetto alle nostre esigenze e, soprattutto, a quelle di Gregorio.

Da quando il nostro piccolo è entrato nella nostra vita (ormai due anni e mezzo), la nostra casa è cambiata con lui.
Quando iniziò a spostarsi a terra, lo spazio più basso della libreria in salotto venne riorganizzato per lasciar spazio ai suoi giochi che sistemammo all'interno di scatole aperte.
A mano, a mano che i giochi aumentavano, iniziammo a trasferirne una parte nell'armadio in camera da letto. I bambini, infatti, soprattutto se molto piccoli, hanno bisogno di pochi stimoli alla volta e di un ordine ambientale che gli permetta di organizzarsi, di compiere delle scelte (preferire un gioco ad un altro, per esempio spostandosi in direzione della scatola che contiene gli strumenti musicali, piuttosto che quella che contiene i ritagli di stoffe). Un ambiente troppo ricco di giocattoli ammassati o sparpagliati per la stanza può confonderli e impedirgli di focalizzare l'attenzione su qualcosa in particolare.
Tuttora, quando vedo che l'interesse per alcune attività sta scemando, ripesco dall'armadio qualche giocattolo. L'oggetto “nuovo”, anche se conosciuto, torna ad essere interessante e il bambino può mettere in atto nuove modalità di interazione.
Quando Gregorio iniziò a camminare, fissammo al muro una piccola libreria posizionata alla sua altezza, di modo che potesse scegliere i libri da sé, in ogni momento della giornata, aggiungemmo all'ingresso due appendiabiti altezza bimbo e dedicammo a lui lo spazio più basso della scarpiera.
La cameretta ha cambiato tante volte il suo aspetto nel tempo: ora il lettino non ha più le sponde, in questo modo può scendere e salire liberamente. Ma visto che, nel sonno, il nostro piccolo si muove molto e che il suo lettino, una volta tolta la sponda, non prevede alcun sistema di sicurezza per le cadute, abbiamo apportato una modifica aggiungendo un asse in legno un paio di dita più alte del materasso.
 
Da poco, abbiamo fissato alla sua altezza un grazioso appendiabiti in legno per farlo partecipare attivamente al momento della vestizione. Anche in cameretta abbiamo predisposto una piccola libreria con letture adatte alla nanna. Ogni sera, prima di addormentarsi, Gregorio si diverte molto a scegliere il libro da leggere con il papà.
In bagno, per mezzo di una semplice scaletta in legno, raggiunge da solo il suo asciugamano, il lavandino e tutto il necessaire per il lavaggio dei dentini, pratica che vuole svolgere assolutamente da solo.
Nelle ultime settimane, ha espresso il desiderio di potersi vedere allo specchio, come noi, così abbiamo provveduto a fissarne uno piccolo al di sotto del nostro... non vi posso descrivere la sua felicità! In effetti, potersi specchiare mentre ci si lava è di grande aiuto: si controlla l'atto motorio con la vista e si può verificare il risultato.
La casa è il primo luogo in cui i nostri figli crescono, quello in cui trascorrono più tempo e, per questo, quello in cui incorrono più facilmente in piccoli (e a volte aimè grandi) incidenti. Per questo, lo spazio attorno a loro deve essere adatto ad ogni fase di crescita: quando iniziano a strisciare a terra e a portarsi le cose in bocca, i piccoli oggetti, facilmente raggiungibili, dovranno essere spostati in alto o riposti in armadi chiusi. Quando inizieranno a portarsi in piedi, gli oggetti taglienti, frangibili e a punta, dovranno essere spostati, le prese di corrente dovranno essere accuratamente coperte, come gli spigoli dei mobili. La temperatura dell'acqua che esce dai rubinetti dovrà essere regolata, di modo che non possano bruciarsi quando andranno a giocare con il bidè. Mi raccomando anche alle porte e ai cassetti, perché le dita si strizzano con facilità.
Adattare la casa al piccolo non significa privarsi dei propri spazi, ma permettergli di avere un luogo in cui muoversi al pari nostro, sviluppando la sua autonomia nelle attività di vita quotidiana. Uno dei compiti più importanti di noi genitori è proprio quello di insegnare al bambino ad essere autonomo fin da piccolo e, perché questo avvenga, bisogna permettergli di sperimentare.
Una casa a misura di bambino è un'ottima palestra: è sicura e adatta alle sue esigenze.
Voi come avete cambiato la vostra casa in funzione della crescita dei vostri piccoli? Avete altre idee da consigliare?
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2 commenti:

  1. Mi ricordo che Marti saliva su uno sgabellino e pitturava i muri più in alto che poteva con un evidenziatore giallo...soprattutto una parte nella entrata. Le mie sorelle erano sconvolte, ma tanto bisognava ri-pitturare...ma tu sei molto più creativa e hai idee super..e G. cresce super..bello scritto. ciaoP.

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